Otto anni di reclusione per violenza sessuale, con le attenuanti generiche. E' questa la pena inflitta dal tribunale dell'Aquila a Francesco Tuccia, il ventiduenne di Montafredane (Avellino) accusato dello stupro di una studentessa universitaria di Tivoli di 21
anni. La giovane, presente in aula dove c'era anche l'imputato, riportò ferite lacero contuse guaribili in 40 giorni. E' stata un'operazione di violenza inaudita", aveva detto ieri mattina nel corso della requisitoria, durata circa un'ora e mezzo, il pm David Mancini, nel ricostruire lo stupro. L'accusa aveva chiesto 14 anni di reclusione per violenza sessuale e tentato omicidio. Ritenuto colpevole dell'accaduto, Tuccia fu arrestato alcuni giorni dopo e rinchiuso nel carcere di Teramo, nella stessa cella di Salvatore Parolisi, condannato all'ergastolo per l'omicidio della moglie Melania Rea. Successivamente, e tra numerose polemiche, per lui furono disposti i domiciliari. All'epoca dei fatti Tuccia era un militare del 33/esimo reggimento artiglieria terrestre "Acqui". Dopo la lettura nessun commento da parte dei legali dell'imputato. "Davanti a questa sentenza la mia vita non cambia, nel senso che otto anni, dieci o dodici per me non sarebbero mai stati abbastanza". E' il breve commento della studentessa dopo la lettura della sentenza di condanna per il suo aggressore.
anni. La giovane, presente in aula dove c'era anche l'imputato, riportò ferite lacero contuse guaribili in 40 giorni. E' stata un'operazione di violenza inaudita", aveva detto ieri mattina nel corso della requisitoria, durata circa un'ora e mezzo, il pm David Mancini, nel ricostruire lo stupro. L'accusa aveva chiesto 14 anni di reclusione per violenza sessuale e tentato omicidio. Ritenuto colpevole dell'accaduto, Tuccia fu arrestato alcuni giorni dopo e rinchiuso nel carcere di Teramo, nella stessa cella di Salvatore Parolisi, condannato all'ergastolo per l'omicidio della moglie Melania Rea. Successivamente, e tra numerose polemiche, per lui furono disposti i domiciliari. All'epoca dei fatti Tuccia era un militare del 33/esimo reggimento artiglieria terrestre "Acqui". Dopo la lettura nessun commento da parte dei legali dell'imputato. "Davanti a questa sentenza la mia vita non cambia, nel senso che otto anni, dieci o dodici per me non sarebbero mai stati abbastanza". E' il breve commento della studentessa dopo la lettura della sentenza di condanna per il suo aggressore.
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