Erano specializzati in rapine a mano armata alle gioiellerie della provincia di Caserta, ed erano riusciti a mettere a segno una serie di colpi in un brave periodo di tempo: i carabinieri del nucleo investigativo di Caserta hanno sgominato una banda di rapinatori di gioiellerie, arrestando nove persone, tra cui sei donne, tutti originari della provincia di Napoli. A capo del gruppo criminale tutte donne. Le modalità delle rapine sono evidenti dalle immagini di uno dei colpi ripresi dalle telecamere di sorveglianza, diffuse dai carabinieri. Un rapinatore entra in gioielleria con le pistole in mano, a capo scoperto, e minaccia i commessi, poi viene raggiunto da altri due complici con il casco in testa, uno delo aiuta a prendere i beni dalla cassaforte. Alla fine i tre escono col bottino e si danno alla fuga. L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, è partita nel settembre 2011 dopo una rapina commessa ai danni di una gioielleria a Macerata Campania. Dalle indagini è emerso che erano le donne a effettuare i sopralluoghi prima dei colpi, a bordo di un'auto. Entravano per prime nei negozi di preziosi, seguite dai tre o quattro 'colleghi' maschi, che entravano in azione con il volto coperto dal casco e con armi giocattolo. La presenza delle donne ha permesso ai carabinieri di smantellare la banda.
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