Il Codacons ha lanciato una maxi class action sui prezzi dei carburanti, cui possono aderire "oltre 34 milioni di automobilisti". Lo rende noto l'associazione dei consumatori dopo "la decisione del tribunale di Varese, che ha chiesto alle procure competenti di indagare sull'andamento dei prezzi dei carburanti, ravvedendo gravi indizi di reato". "Tutti quelli - afferma il Codacons - che negli ultimi 5 anni hanno fatto rifornimento di carburante nei distributori delle compagnie petrolifere citate dal Gip di Varese (Shell, Tamoil, Eni, Esso, TotalErg, Kuwait Petroleum, Api) possono costituirsi parte offesa nel procedimento e avviare l'iter per ottenere un risarcimento in quanto soggetti danneggiati da reato. Questo perchè una volta dimostrata l'alterazione anomala dei listini e l'esistenza di speculazioni atte a mantenere elevati i prezzi di benzina e gasolio, chiunque sia in grado di provare i rifornimenti potrà chiedere un risarcimento per il danno economico subito". Nel decreto del Gip di Varese, Giuseppe Battarino, sono citate in modo esplicito le compagnie petrolifere Eni, Esso, TotalErg, Kuwait Petroleum, Api (tutte con sede a Roma), Shell e Tamoil (con sede a Milano). Il tribunale, "per questioni di competenza territoriale, si dichiara impossibilitato a procedere e ordina al pm di trasmettere gli atti alle competenti Procure della Repubblica".
Fonte: Codacons
Via: TMNews
Foto dal web
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