Google riconosce la Palestina e crea un caso internazionale. Dal 1 Maggio sulla homepage del motore di ricerca dedicata al Paese arabo, www.google.ps, non c'è più scritto "territori palestinesi" ma "Palestina", sia nella versione araba che nella versione inglese. E così sarà per tutti gli altri strumenti o prodotti Google. Gli israeliani hanno criticato la decisione definendola "sorprendente" e "controversa" e accusando l'azienda di invadere la politica internazionale. Google respinge ogni motivazione ideologica e sostiene di essersi basata sulla posizione dell'Onu che ha riconosciuto la Palestina come Stato osservatore, oltre ad essersi confrontata con autorità competenti come l'ICANN (Internet corporation for Assigned Names and Numbers) che assegna i domini internet. Israele ha comunque tenuto a precisare che Google "non è un'entità politica quindi può chiamare qualsiasi cosa con qualsiasi nome senza che questo abbia alcun valore politico". Non la pensa così il britannico The Guardian che titola il suo pezzo online: "La Palestina ora riconosciuta da una potenza più grande di Stati Uniti e Israele: Google". "E' un passo nella direzione giusta, che incoraggia altri ad imitarlo e a dare la definizione giusta della Palestina", ha commentato Sabri Saidam, consigliere del leader palestinese Mahmoud Abbas.
Fonte: TMNews
Via: The Guardian
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