Palermo: morto bimbo colpito da padre, si decide su espianto organi

E' attesa tra un'ora circa la decisione dell'espianto degli organi del piccolo ferito a morte con un colpo di pistola ieri a Misilmeri, nel palermitano, dal padre un poliziotto, che si è poi suicidato. Stamani i medici dell'Ospedale civico ne hanno dichiarato la morte cerebrale, una diagnosi a cui, come prevede la legge, segue un periodo di osservazione di 6 ore per confermare l'irreversibilità del processo di morte. Al termine di questo periodo toccherà alla madre del bimbo decidere se donare o meno gli organi. Ieri il bambino era arrivato in ospedale in condizioni gravissime ed era stato operato nell'unità operativa di neurochirurgia, ma da subito le sue condizioni erano apparse disperate e non avevano lasciato ai parenti margini di speranza. Per i medici del nosocomio, se anche il piccolo si fosse risvegliato avrebbe riportato "gravi danni neurologici". L'equipe medica, infatti, aveva rimosso ieri alcuni frammenti ossei dalla teca cranica, ricostruendo poi la dura madre, ma pur essendo l'intervento perfettamente riuscito le speranze di tenere in vita il bimbo erano flebili. La gravità della situazione era apparsa chiara ai medici del 118 arrivati all'alba nella villetta a Misilmeri. Il piccolo, è stato trovato sanguinante a letto, accanto a terra il padre senza vita. Per tutti il padre del piccolo era una persona riservata ed equilibrata.

Fonte: Adnkronos

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