Un ragazzo di 17 anni si è tolto la vita ieri pomeriggio in casa sua a Prà, nel ponente cittadino, sparandosi con la pistola del padre che fa la guardia giurata. Stamani è stata dichiarata la morte cerebrale del giovane ed i famigliari hanno autorizzato l'espianto degli organi. "Mi ha lasciato, sono disperato, mi sparo". Un messaggio affidato a Facebook, come faceva sempre, ma questa volta per urlare il suo dolore. Poi il colpo di pistola. Sarebbe stata la fine della storia d'amore con la fidanzatina a spingere il ragazzo a cercare di farla finita. In casa con lui c'era la madre, che, sentendo lo sparo, si è precipitata in camera e ha trovato il figlio seduto ai piedi del letto, in fin di vita. Il giovane è stato trasportato al San Martino in condizioni gravissime. A scoprire la motivazione del suo gesto sono stati i carabinieri che sono riusciti ad aprire il suo computer e a visitare il suo profilo Facebook. La mamma, sotto choc, l'aveva descritto agli inquirenti come "un ragazzo introverso e con problemi scolastici", ma lui aveva il cuore ferito. La pistola è una calibro 7.65, regolarmente detenuta dal padre. In un primo momento era scattato l'allarme anche per la fidanzata del 17enne, che risultava scomparsa: si pensava infatti che il giovane potesse averle fatto del male prima di suicidarsi. La ragazza è invece stata rintracciata e sta bene.
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