Omicidio-suicidio stamane all'alba a Cadoneghe, nel Padovano. Secondo una prima ricostruzione un poliziotto avrebbe sparato alla moglie in casa per poi rivolgere l'arma contro se stesso. A scoprire i corpi sono stati i colleghi del poliziotto che non vedendolo arrivare al lavoro si sono allarmati. Hanno suonato più volte il campanello, ma non ricevendo risposta hanno deciso di sfondare la porta. All'origine dell'omicidio-suicidio ci sarebbero motivi sentimentali. Sembra che da qualche tempo la coppia attraversasse un periodo di crisi coniugale. Sulla dinamica del tragico gesto stanno indagando il capo della squadra Mobile di Padova Marco Calì con la polizia scientifica e i Carabinieri. Il poliziotto, 38 anni, da 17 era impiegato al Reparto mobile della Caserma di Via Acquapendente a Padova, mentre la moglie, 50 anni, ex agente di polizia municipale, ora era impiegata al Comune di Padova. La donna ha due figli, 23 e 20 anni, avuti da una precedente relazione, che non erano in casa al momento del fatto, anche se poi, in mattinata, sono giunti sul posto. Il motivo del gesto sarebbe riconducibile a motivi sentimentali, anche se non è ancora trapelato nulla sui problemi della coppia. "E' un avvenimento che ci lascia annichiliti" ha commentato il Questore di Padova, Vincenzo Montemagno.
Nessun commento:
Posta un commento