Si è suicidato ieri nel carcere di Spoleto, dove era recluso, impiccandosi, Mustapha Hajjaji, il marocchino 45enne che nel novembre 2012 uccise a Umbertide i due figli di 8 e 12 anni. Si è impiccato con i lacci delle scarpe legati alle sbarre della finestra del bagno della
cella. Il suo corpo senza vita è stato trovato intorno alle 7 di ieri mattina dagli agenti della polizia penitenziaria. Il segretario generale del Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria Donato Capece, sottolinea che, al di là del dolore per la tragica storia di Umbertide, "siamo di fronte all'ennesimo suicidio in carcere, a riprova che la vigilanza dinamica è solo una favola, è solo demagogia, non si possono togliere i poliziotti dalle sezioni". "Nel carcere di Spoleto - sottolinea Capece - c'è una grave carenza di organico come in tutte le carceri italiane, dove sono quotidiani i tentativi di suicidi. Per questo chiediamo al ministro Cancellieri che non proroghi i mandati ai vertice del Dipartimento dell'amministrazione finanziaria". Dagli accertamenti non sono emersi dubbi sul fatto che si tratti di un suicidio. Il marocchino già negli istanti immediatamente successivi all'efferato crimine tentò di uccidersi ferendosi alla gola e ai polsi. Mustapha Hajjaji sarebbe dovuto comparire davanti alla Corte d'assise di Perugia l'11 luglio per essere processato.
cella. Il suo corpo senza vita è stato trovato intorno alle 7 di ieri mattina dagli agenti della polizia penitenziaria. Il segretario generale del Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria Donato Capece, sottolinea che, al di là del dolore per la tragica storia di Umbertide, "siamo di fronte all'ennesimo suicidio in carcere, a riprova che la vigilanza dinamica è solo una favola, è solo demagogia, non si possono togliere i poliziotti dalle sezioni". "Nel carcere di Spoleto - sottolinea Capece - c'è una grave carenza di organico come in tutte le carceri italiane, dove sono quotidiani i tentativi di suicidi. Per questo chiediamo al ministro Cancellieri che non proroghi i mandati ai vertice del Dipartimento dell'amministrazione finanziaria". Dagli accertamenti non sono emersi dubbi sul fatto che si tratti di un suicidio. Il marocchino già negli istanti immediatamente successivi all'efferato crimine tentò di uccidersi ferendosi alla gola e ai polsi. Mustapha Hajjaji sarebbe dovuto comparire davanti alla Corte d'assise di Perugia l'11 luglio per essere processato.
Fonte: TMNews
Via: AGI
Foto dal web
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