Silvio Berlusconi è stato condannato a sette anni a conclusione del processo per lo scandalo Ruby. I pm avevano hanno chiesto la condanna a sei anni di carcere e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Al trio tutto femminile del collegio, Giulia Turri (presidente),
Orsola De Cristofaro, Carmela D'Elia, l'ultima parola. Assente per ferie il pm Ilda Boccassini. Per quanto riguarda la prostituzione, i giudici dovranno stabilire se il processo ha provato la consapevolezza della minore età di Ruby da parte di Berlusconi e che i due abbiano compiuto "atti sessuali tra il 14 febbraio e il 2 maggio 2010", come indicato nel capo d'imputazione. La difesa ribatte facendo notare che, secondo molti testimoni, la ragazza dimostrava ben più di 18 anni e che, soprattutto, non vi è stato alcun rapporto sessuale. Ruby ha preso sicuramente dei soldi dall'ex presidente, ma che li abbia presi in cambio delle prestazioni erotiche è una conclusione da dimostrare. Per quanto concerne invece la concussione, il fatto certo è che la notte tra il 27 e il 28 maggio 2010 Berlusconi telefonò in questura e chiese e ottenne di far affidare Ruby a Nicole Minetti. Il punto è capire se questo comportamento realizzi il reato di concussione. I poliziotti sentiti durante il processo hanno sottolineato la "normalità" del loro operato. A favore di Berlusconi, anche la testimonianza del Procuratore dei minori, Monica Frediani. Di contro, ci sono le parole del pm dei Minori Annamaria Fiorillo, che in aula ha raccontato di avere disposto l'affidamento di Karima a una comunità e che i poliziotti, rilasciandola, violarono le sue disposizioni".
Fonte: AGI
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