Era organizzata in "gradi", da generale a soldato e nipote fino allo "schiavo", la cupola di romeni smantellata dalla polizia del servizio centrale operativo della Polizia di Roma e dalla Squadra mobile di Torino in collaborazione con i colleghi romeni. A
coordinare le indagini è stato il procuratore aggiunto Sandro Ausiello, a capo della Dda di Torino, insieme ai sostituti Paolo Toso e Monica Abbatecola. In manette, accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso sono finiti in 17 su ordinanza del gip Giuseppe Salerno. "E' la prima volta che in Italia viene contestata l'associazione mafiosa a un'organizzazione di cittadini stranieri, operanti sul territorio nazionale" ha rilevato il procuratore capo di Torio Gian Carlo Caselli facendo i complimenti ai poliziotti per l'operazione e sottolineando che "la collaborazione con la polizia romena e' stata decisiva". Le indagini erano partite nell'aprile 2012 dopo il tentato omicidio del titolare romeno, Eugen Paun, di una discoteca di Torino. Attraverso appostamenti, intercettazioni telefoniche e ambientali, gli investigatori scoprono che Paun era uno dei vertici di un'organizzazione ramificata di romeni, chiamata "brigada" e che l'agguato era legato a una banda rivale di albanesi. Secondo le indagini a capo dell'organizzazione c'era Viorel Oarza, che continuava a dare direttive anche dal carcere, dove si trova dalla metà del 2011. I reati contestati vanno dal traffico di stupefacenti, a sfruttamento della prostituzione, estorsione, riciclaggio, ricettazione.
coordinare le indagini è stato il procuratore aggiunto Sandro Ausiello, a capo della Dda di Torino, insieme ai sostituti Paolo Toso e Monica Abbatecola. In manette, accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso sono finiti in 17 su ordinanza del gip Giuseppe Salerno. "E' la prima volta che in Italia viene contestata l'associazione mafiosa a un'organizzazione di cittadini stranieri, operanti sul territorio nazionale" ha rilevato il procuratore capo di Torio Gian Carlo Caselli facendo i complimenti ai poliziotti per l'operazione e sottolineando che "la collaborazione con la polizia romena e' stata decisiva". Le indagini erano partite nell'aprile 2012 dopo il tentato omicidio del titolare romeno, Eugen Paun, di una discoteca di Torino. Attraverso appostamenti, intercettazioni telefoniche e ambientali, gli investigatori scoprono che Paun era uno dei vertici di un'organizzazione ramificata di romeni, chiamata "brigada" e che l'agguato era legato a una banda rivale di albanesi. Secondo le indagini a capo dell'organizzazione c'era Viorel Oarza, che continuava a dare direttive anche dal carcere, dove si trova dalla metà del 2011. I reati contestati vanno dal traffico di stupefacenti, a sfruttamento della prostituzione, estorsione, riciclaggio, ricettazione.
Fonte: Adnkronos
Via: Libero Quotidiano
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