È morta Barbara De Anna, la funzionaria dell'Oim-Organizzazione internazionale delle migrazioni ferita a fine maggio in un attacco dei talebani a Kabul. E' deceduta all'ospedale di Ramstein, in Germania, dove era stata trasferita a seguito dell'attacco in cui
aveva riportato ustioni sull'80% del corpo. Pochi giorni fa il rappresentante speciale delle Nazioni Unite aveva denunciato gli attacchi contro le organizzazioni umanitarie, come quello del 24 maggio a Kabul in cui era rimasta ferita l'italiana Barbara De Anna e quello del 29 maggio contro il Comitato internazionale della Croce Rossa a Jalalabad. "Qualsiasi attacco contro le organizzazioni umanitari - aveva detto Jan Kubis, rappresentante speciale in Afghanistan del segretario generale dell'Onu - è un attacco diretto contro civili". Il Presidente del Consiglio provinciale di Firenze esprime cordoglio e vicinanza ai familiari dell'operatrice umanitaria di Reggello "Attonito, apprendo che Barbara De Anna non ce l'ha fatta a superare gli effetti dell'attentato in Afghanistan": il Presidente del Consiglio provinciale di Firenze Piero Giunti esprime cordoglio personale e di tutta l'Assemblea di Palazzo Medici Riccardi e vicinanza alla famiglia dell'operatrice umanitaria di Reggello che lavorava con l'Oim. Barbara De Anna, fiorentina di 40 anni, lavorava al programma di rientro dei profughi. Precedentemente aveva lavorato con Onu e Nato. A Kabul era arrivata nel 2011, dopo aver ricoperto diversi incarichi in Liberia, Timor Est e Giordania. Il Capo dello Stato ha inviato ai familiari un telegramma di cordoglio: "Nel momento in cui Barbara De Anna si è spenta dopo una disperata lotta per la vita, rendo omaggio con intensa commozione, a nome dell'intera nazione italiana, al suo generoso impegno e al suo estremo sacrificio. Barbara era a Kabul come funzionaria dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni. Era impegnata a sostenere ed aiutare il popolo afghano come tanti altri italiani, civili e militari. Sono grato a quanti si sono prodigati per assisterla con ogni possibile mezzo dopo il tragico attentato di cui era rimasta vittima. Oggi non rimane che stringersi intorno alla famiglia e onorarne la luminosa figura".
aveva riportato ustioni sull'80% del corpo. Pochi giorni fa il rappresentante speciale delle Nazioni Unite aveva denunciato gli attacchi contro le organizzazioni umanitarie, come quello del 24 maggio a Kabul in cui era rimasta ferita l'italiana Barbara De Anna e quello del 29 maggio contro il Comitato internazionale della Croce Rossa a Jalalabad. "Qualsiasi attacco contro le organizzazioni umanitari - aveva detto Jan Kubis, rappresentante speciale in Afghanistan del segretario generale dell'Onu - è un attacco diretto contro civili". Il Presidente del Consiglio provinciale di Firenze esprime cordoglio e vicinanza ai familiari dell'operatrice umanitaria di Reggello "Attonito, apprendo che Barbara De Anna non ce l'ha fatta a superare gli effetti dell'attentato in Afghanistan": il Presidente del Consiglio provinciale di Firenze Piero Giunti esprime cordoglio personale e di tutta l'Assemblea di Palazzo Medici Riccardi e vicinanza alla famiglia dell'operatrice umanitaria di Reggello che lavorava con l'Oim. Barbara De Anna, fiorentina di 40 anni, lavorava al programma di rientro dei profughi. Precedentemente aveva lavorato con Onu e Nato. A Kabul era arrivata nel 2011, dopo aver ricoperto diversi incarichi in Liberia, Timor Est e Giordania. Il Capo dello Stato ha inviato ai familiari un telegramma di cordoglio: "Nel momento in cui Barbara De Anna si è spenta dopo una disperata lotta per la vita, rendo omaggio con intensa commozione, a nome dell'intera nazione italiana, al suo generoso impegno e al suo estremo sacrificio. Barbara era a Kabul come funzionaria dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni. Era impegnata a sostenere ed aiutare il popolo afghano come tanti altri italiani, civili e militari. Sono grato a quanti si sono prodigati per assisterla con ogni possibile mezzo dopo il tragico attentato di cui era rimasta vittima. Oggi non rimane che stringersi intorno alla famiglia e onorarne la luminosa figura".
Fonte: La Stampa
Via: AGI
Fonte: Facebook
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