Inchiesta su Coppa America: indagati de Magistris, Caldoro e Cesaro

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, e l'ex presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, sono indagati dalla procura per l'inchiesta sull'organizzazione delle regate per la Coppa America. Il reato ipotizzato
dai pm è turbativa d'asta. I magistrati indagano anche per il reato di abuso d'ufficio per una questione di partecipazioni societarie. Si tratta dell'inchiesta sugli appalti delle due edizioni della Coppa America svoltesi a Napoli nel 2012 e nel 2013. Secondo i pubblici ministeri Graziella Arlomede e Marco Bottino la turbativa d'asta si sarebbe configurata nel momento in cui sarebbe stata assegnata la gestione delle due edizioni della Coppa America alla società privata Acn, senza una regolare gara pubblica. A giugno per tale reato erano state iscritte nel registro degli indagati sette persone, tra le quali proprio il fratello del primo cittadino napoletano. Secondo i pm della Procura partenopea ci sarebbero state delle assegnazioni irregolari. Si tratta di cifre che si aggirano attorno ai 12 milioni di euro. Secondo la Procura, in base alla legge finanziaria del 2008, gli enti territoriali non possono entrare in società miste. ''Ho appreso la notizia che sono indagato dai giornali. Ma sono disponibile a parlarne pubblicamente. Non so che tipo di asta potremmo turbare io, Caldoro e Cesaro insieme". Lo dichiara il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, in merito all'indagine sull'America's Cup World Series che lo vede tra gli indagati per turbativa d'asta. "Quando ho letto la notizia, ieri, mi veniva un un po' da ridere, ma purtroppo e' una vicenda seria - spiega de Magistris -. Sono una persona per bene ed oggettivamente mi sento ingiuriato da questa ipotesi di accusa". "Fermo restando che la magistratura ha tutto il diritto e il dovere di indagare fino in fondo, - aggiunge il sindaco - per quanto mi riguarda però non troverà nulla. Prendo atto che ogni giorno apprendiamo di una nuova indagine. Io non ho ricevuto nessun avviso di garanzia e la procura non mi ha mai chiamato, apprendo qualcosa dai giornali. So solo, comunque, che sono colpevole di un unica cosa: avere portato la Coppa America a Napoli. Se allora questa è la mia colpa, è inutile che si faccia il processo, condannatemi, perchè di questo vado fiero".

Foto dal web

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