Sono stati arrestati nella notte per concorso in omicidio i responsabili dell'omicidio di Vincenzo Pipolo, avvenuto ieri a Praia a Mare (Cosenza) dopo una lite nel traffico. I carabinieri hanno raggiunto un uomo di 49 anni e la figlia di 26 ad Angri (Salerno), dove si
erano rifugiati subito dopo il fatto. Si tratta di Giovanni e Raffaela Marrazzo, di Napoli. La dinamica, secondo quanto accertato dagli investigatori dell'Arma, è iniziata con lo speronamento dei due, che viaggiavano a bordo di una Fiat Panda, contro lo scooter sul quale si trovava la vittima. Pipolo è caduto e hanno tentato di investirlo, poi sono scesi dall'auto picchiandolo. La donna lo ha colpito con il casco mentre l'uomo lo ha ferito mortalmente con una coltellata. Poi sono scappati. Immediatamente i carabinieri hanno diramato una nota di ricerca e la Polizia stradale ha intercettato l'auto ad Angri. Al termine dell'attività investigativa della Compagnia di Scalea e del Reparto operativo di Reggio Calabria, i due sono stati arrestati. I primi soccorritori di Pipolo avevano pensato a un incidente stradale, ma i successivi accertamenti hanno appurato la ferita d'arma da taglio e permesso di ricostruire quanto successo. Il cadavere è stato portato in ospedale dove sarà eseguita l'autopsia. I carabinieri stanno cercando di chiarire il movente, forse legato a questioni private e non a problemi di viabilità come ipotizzato in un primo momento.
erano rifugiati subito dopo il fatto. Si tratta di Giovanni e Raffaela Marrazzo, di Napoli. La dinamica, secondo quanto accertato dagli investigatori dell'Arma, è iniziata con lo speronamento dei due, che viaggiavano a bordo di una Fiat Panda, contro lo scooter sul quale si trovava la vittima. Pipolo è caduto e hanno tentato di investirlo, poi sono scesi dall'auto picchiandolo. La donna lo ha colpito con il casco mentre l'uomo lo ha ferito mortalmente con una coltellata. Poi sono scappati. Immediatamente i carabinieri hanno diramato una nota di ricerca e la Polizia stradale ha intercettato l'auto ad Angri. Al termine dell'attività investigativa della Compagnia di Scalea e del Reparto operativo di Reggio Calabria, i due sono stati arrestati. I primi soccorritori di Pipolo avevano pensato a un incidente stradale, ma i successivi accertamenti hanno appurato la ferita d'arma da taglio e permesso di ricostruire quanto successo. Il cadavere è stato portato in ospedale dove sarà eseguita l'autopsia. I carabinieri stanno cercando di chiarire il movente, forse legato a questioni private e non a problemi di viabilità come ipotizzato in un primo momento.
Fonte: AdnKronos
Via: TGcom24
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