E' stato estradato in Italia, il latitante Vincenzo Triassi, uno dei due capi storici dell'omonimo clan che operava sul litorale romano. Triassi è stato rintracciato in Spagna dalla Squadra Mobile di Roma e dalla polizia spagnola. L'arresto si inserisce nella maxi-operazione antimafia nella Capitale del luglio scorso, che portò a 51 arresti, grazie alla quale furono colpiti i clan Fasciani, Triassi e D'Agati. Grazie alla collaborazione tra la Polizia italiana e quella spagnola, il boss mafioso era stato rintracciato sull'isola di Tenerife, ove stava trascorrendo un periodo di vacanza insieme alla moglie, e ristretto presso un penitenziario di Madrid in esecuzione di un Mandato di Arresto europeo emesso nei suoi confronti. I soggetti destinatari del provvedimento cautelare sono ritenuti, a vario titolo, responsabili dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, usura, traffico internazionale di stupefacenti, infiltrazione nel tessuto amministrativo e corruzione. Va preliminarmente evidenziato che le investigazioni hanno consentito, per la quasi totalità, di fare piena luce sui componenti e le attività illecite poste in essere dalle consorterie mafiose degli Spada, federati alla famiglia Fasciani, e dei Triassi, quest'ultima a loro contrapposta ed affiliata a Cosa Nostra siciliana. Triassi è giunto in ritardo a Fiumicino a causa del violento temporale che ha interessato la capitale.
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