Sono morti mentre tentavano di raggiungere a nuoto le coste italiane: sono sei le vittime di un tragico sbarco di migranti al largo di Catania, tra loro c'è un ragazzino di 15-16 anni. Erano su un motopesca di 15 metri con un centinaio di persone a bordo, tra cui
35 minori e un neonato, che si sono dichiarati di nazionalità siriana e egiziana. Il Comandante Roberto d'Arrigo della capitaneria di porto di Catania racconta cos'è successo: "Siamo stati allertati alle 5.30 del mattino, abbiamo ricevuto una telefonata dai carabinieri che avevano questa segnalazione dal concessionario di uno stabilimento balneare, che si era accorto di questa barca a 30-40 metri dalla riva con questi migranti a bordo". Alcuni migranti hanno raggiunto a nuoto la spiaggia catanese della Plaia, altri sono stati caricati sulle barche della Guardia costiera al largo e trasbordati in porto: alcuni cadaveri sono stati trovati in mare. "Sono comunque annegati, non sappiamo ancora se perchè non sapevano nuotare o perchè erano stremati, noi ci siamo occupati del soccorso in mare vero e proprio". I sopravvissuti sono stati interrogati per ricostruire la dinamica della traversata. Sull'accaduto indagano Guardia costiera, Carabinieri e Polizia con la Scientifica. I primi due corpi, trascinati dalla corrente, sono arrivati sulla battigia del lido Verde. Gli altri extracomunitari sono stati condotti nella sede della guardia costiera e il peschereccio trainato nel porto di Catania.
35 minori e un neonato, che si sono dichiarati di nazionalità siriana e egiziana. Il Comandante Roberto d'Arrigo della capitaneria di porto di Catania racconta cos'è successo: "Siamo stati allertati alle 5.30 del mattino, abbiamo ricevuto una telefonata dai carabinieri che avevano questa segnalazione dal concessionario di uno stabilimento balneare, che si era accorto di questa barca a 30-40 metri dalla riva con questi migranti a bordo". Alcuni migranti hanno raggiunto a nuoto la spiaggia catanese della Plaia, altri sono stati caricati sulle barche della Guardia costiera al largo e trasbordati in porto: alcuni cadaveri sono stati trovati in mare. "Sono comunque annegati, non sappiamo ancora se perchè non sapevano nuotare o perchè erano stremati, noi ci siamo occupati del soccorso in mare vero e proprio". I sopravvissuti sono stati interrogati per ricostruire la dinamica della traversata. Sull'accaduto indagano Guardia costiera, Carabinieri e Polizia con la Scientifica. I primi due corpi, trascinati dalla corrente, sono arrivati sulla battigia del lido Verde. Gli altri extracomunitari sono stati condotti nella sede della guardia costiera e il peschereccio trainato nel porto di Catania.
Fonte: TMNews
Via: La Stampa
Foto da video
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