E' un "dovere urgente far cessare l'affollamento carcerario" ha detto Giorgio Napolitano nel suo messaggio alle Camere e per intervenire in fretta è bene valutare "rimedi straordinari" come "amnistia e indulto". Ci sono tante misure che si possono adottare per
adempiere alle richieste della Corte di Strasburgo, ha detto il capo dello Stato, "ma tutte richiedono tempo e poiché l'Italia deve intervenire entro il 28 maggio prossimo ritengo necessario intervenire nell'immediato con il ricorso a rimedi straordinario". "Se mi sono risolto a ricorrere ora" alla facoltà prevista dalla Costituzione di inviare un messaggio alle Camere "è per porre a voi con la massima determinazione una questione scottante da affrontare in tempi stretti", ha continuato Napolitano, "il sovraffollamento carcerario incide in modo negativo sulla possibilità di percorsi individualizzati di inserimento" ha proseguito Napolitano, viene "così frustrato il principio costituzionale della finalità educativa della pena". "Sottopongo all'attenzione del Parlamento l'inderogabile necessità di porre fine ad uno stato di cose che ci rende corresponsabili delle violazione contestate all'Italia dalla Corte di Strasburgo. Ritengo che sia giunto il momento di riconsiderare le perplessità sugli atti di clemenza generale". L'Italia ha tempo fino al prossimo 28 maggio per adeguare le proprie carceri alle norme europee, poi è praticamente certo che "le diverse centinaia di ricorsi" presentati alla Corte Ue verranno accolti. La corte di Strasburgo, ha ricordato il presidente della Repubblica, "ha fissato il termine di un anno perché l'Italia si conformi alla sentenza e ha stabilito di sospendere le procedure relative alle diverse centinaia di ricorso proposti contro l'Italia. Ricorsi che in assenza di modifica della situazione carceraria appaiono destinati a sicuro accoglimento. Il termine concesso dalla corte allo Stato italiano verrà a scadere il 28 maggio del 2014".
adempiere alle richieste della Corte di Strasburgo, ha detto il capo dello Stato, "ma tutte richiedono tempo e poiché l'Italia deve intervenire entro il 28 maggio prossimo ritengo necessario intervenire nell'immediato con il ricorso a rimedi straordinario". "Se mi sono risolto a ricorrere ora" alla facoltà prevista dalla Costituzione di inviare un messaggio alle Camere "è per porre a voi con la massima determinazione una questione scottante da affrontare in tempi stretti", ha continuato Napolitano, "il sovraffollamento carcerario incide in modo negativo sulla possibilità di percorsi individualizzati di inserimento" ha proseguito Napolitano, viene "così frustrato il principio costituzionale della finalità educativa della pena". "Sottopongo all'attenzione del Parlamento l'inderogabile necessità di porre fine ad uno stato di cose che ci rende corresponsabili delle violazione contestate all'Italia dalla Corte di Strasburgo. Ritengo che sia giunto il momento di riconsiderare le perplessità sugli atti di clemenza generale". L'Italia ha tempo fino al prossimo 28 maggio per adeguare le proprie carceri alle norme europee, poi è praticamente certo che "le diverse centinaia di ricorsi" presentati alla Corte Ue verranno accolti. La corte di Strasburgo, ha ricordato il presidente della Repubblica, "ha fissato il termine di un anno perché l'Italia si conformi alla sentenza e ha stabilito di sospendere le procedure relative alle diverse centinaia di ricorso proposti contro l'Italia. Ricorsi che in assenza di modifica della situazione carceraria appaiono destinati a sicuro accoglimento. Il termine concesso dalla corte allo Stato italiano verrà a scadere il 28 maggio del 2014".
Fonte: Quirinale
Via: TMNews
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