Sgominata a Milano una banda di giovani latino-americani dediti a furti, rapine e atti di violenza. Per loro, molti dei quali risultati regolari e in possesso di un lavoro, provvedimenti restrittivi di varia natura, dalla custodia in carcere al collocamento in comunità per minori. Si tratta di 24 giovani di età compresa tra i 17 ed i 36 anni, di origine latinoamericana, per la maggior parte salvadoregni, residenti nelle province di Milano, Brescia, Cremona, Novara, Pavia e Monza. Tra i crimini di cui sono accusati, associazione per delinquere, rapina, lesioni personali, porto illegale di armi da taglio e tentato omicidio. Sette di loro hanno meno di 18 anni. L'operazione della Squadra Mobile di Milano è partita in seguito agli esiti delle indagini per due omicidi commessi nel 2011, uno dei quali all'interno della stazione della metro Duomo, per i quali quattro degli accusati sono già detenuti in carcere, due minorenni affidati a comunità di recupero, mentre un altro, all'epoca minorenne, è recluso all'istituto Beccaria. Gli inquirenti hanno spiegato che la banda, denominata MS13, è una derivazione italiana della "Mara Salvatrucha 13", una gang di strada nata negli anni 80 in California da immigrati salvadoregni con lo scopo di difendere i connazionali dalle bande afroamericane e messicane. Per entrare a far parte del gruppo, ognuno dei componenti aveva dovuto superare una sorta di istruttoria e una prova di forza a seconda del sesso: per gli uomini un pestaggio, per le donne una violenza sessuale.
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