E' stato arrestato dalla polizia di Caserta Antonio Schiavone, fratello del boss dei Casalesi "Sandokan", al secolo Francesco Schiavone. L'uomo è accusato di omicidio aggravato dalla natura mafiosa del reato, perchè commesso in esecuzione di un ordine
impartito dal clan dei casalesi. L'arresto è avvenuto ieri a Giuliano ed è stato reso noto stamani dal Procuratore aggiunto di Napoli Francesco Greco. L'ordinanza di custodia cautelare per Schiavone jr riguarda anche altri due esponenti di spicco dei Casalesi già detenute per altri reati: il boss Francesco Bidognetti, detto "Cicciotto e mezzanott", e suo figlio Aniello Bidognetti. L'inchiesta che ha portato alla nuova operazione contro i Casalesi, condotta dai magistrati della Dia di Napoli, dalla Squadra Mobile di Caserta e personale del Servizio Centrale Operativo e del Servizio Polizia Scientifica della Polizia di Stato, è frutto delle nuove rivelazioni di un pentito di camorra. Che hanno permesso di far ulteriore luce sull'omicidio dell'imprenditore Aldo Scalzone avvenuto il 20 ottobre del 1991 a Casal di Principe, per il quale la Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere aveva condannato all'ergastolo il boss "Sandokan", l'altro suo fratello Walter Schiavone, e Giuseppe Dian. Insieme ad una condanna a tredici anni di Franco Di Bona. L'assassinio di Scalzone, imprenditore molto vicini al camorrista Vincenzo De Falco ucciso poco tempo prima, va inquadrato nel contesto della violenta faida che hai primi anni novanta ha contrapposto il clan Schiavone-Bidognetti a quello De Falco-Quadrano-Caterino.
impartito dal clan dei casalesi. L'arresto è avvenuto ieri a Giuliano ed è stato reso noto stamani dal Procuratore aggiunto di Napoli Francesco Greco. L'ordinanza di custodia cautelare per Schiavone jr riguarda anche altri due esponenti di spicco dei Casalesi già detenute per altri reati: il boss Francesco Bidognetti, detto "Cicciotto e mezzanott", e suo figlio Aniello Bidognetti. L'inchiesta che ha portato alla nuova operazione contro i Casalesi, condotta dai magistrati della Dia di Napoli, dalla Squadra Mobile di Caserta e personale del Servizio Centrale Operativo e del Servizio Polizia Scientifica della Polizia di Stato, è frutto delle nuove rivelazioni di un pentito di camorra. Che hanno permesso di far ulteriore luce sull'omicidio dell'imprenditore Aldo Scalzone avvenuto il 20 ottobre del 1991 a Casal di Principe, per il quale la Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere aveva condannato all'ergastolo il boss "Sandokan", l'altro suo fratello Walter Schiavone, e Giuseppe Dian. Insieme ad una condanna a tredici anni di Franco Di Bona. L'assassinio di Scalzone, imprenditore molto vicini al camorrista Vincenzo De Falco ucciso poco tempo prima, va inquadrato nel contesto della violenta faida che hai primi anni novanta ha contrapposto il clan Schiavone-Bidognetti a quello De Falco-Quadrano-Caterino.
Fonte: TMNews
Foto da video: Youtube
Nessun commento:
Posta un commento