Due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Napoli, sono state eseguite nei confronti di 15 persone per associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di beni, usura, estorsione, illecita concorrenza con minaccia e violenza, detenzione illegale di armi, delitti aggravati dalla finalità di agevolare l'associazione mafiosa e dalla metodologia mafiosa dell'azione. Le ordinanze sono state eseguite dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma nell'ambito di un'indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia. E' in corso l'esecuzione del sequestro di beni mobili e immobili, società e disponibilità finanziarie, per un valore stimato pari a circa 30 milioni di euro. Dalle indagini, condotte dalle fiamme gialle del Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza, Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata e dirette dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, è emerso che il sodalizio dei Casalesi, partendo dalla provincia di Caserta, era riuscito a garantirsi, con la forza dell'intimidazione mafiosa, la gestione monopolistica e violenta del settore della produzione, installazione, distribuzione e noleggio delle "macchinette mangiasoldi", nonché l'esercizio organizzato delle scommesse e del gioco, non solo in Campania, ma anche nel Lazio e in alcuni quartieri della città di Roma.
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