Un ingente patrimonio, costituito da diverse imprese e relativi complessi aziendali, quote societarie, fabbricati, terreni, autoveicoli e disponibilità finanziarie, del valore di 160 milioni di euro, è stato confiscato dalla Guardia di Finanza di Palermo, su disposizione della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo. Il provvedimento di confisca di primo grado ha riguardato un esponente di spicco della famiglia mafiosa di Carini ed un imprenditore ritenuto vicino alla cosca. Il primo, 57enne originario di Torretta, è stato tratto in arresto nel 2006 e condannato nel 2007 a 10 anni e mesi 7 di reclusione per aver curato gli interessi della famiglia mafiosa di Carini. Nel corso degli anni, l'uomo si è avvalso di numerosi prestanome ai quali aveva intestato il proprio patrimonio illecito. L'altro soggetto destinatario, 51enne originario di Carini, è un imprenditore considerato contiguo alla stessa famiglia mafiosa, sottoposto nel 2013 a sorveglianza speciale per due anni. Arrestato nel gennaio 2007 con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e condannato per questo reato nel 2009, nel tempo ha acquistato numerosi immobili e terreni, in misura non proporzionata rispetto alle sue fonti di reddito ufficiali e dichiarate, e quindi considerati il reimpiego di proventi di origine illecita. Tra i beni confiscati dalle Fiamme Gialle figurano anche due lussuose ville del valore complessivo di circa un milione di euro.
Via: TMNews
Foto dal video
Foto dal video
Nessun commento:
Posta un commento