Agnese Scorzano, 43 anni, stava prendendo la sua bicicletta appoggiata a questa inferriata bianca nel cortile di un condominio a Sesto San giovanni, alle porte di Milano. Un rumore di ferraglia sordo e il furgone l'è piombato addosso dall'alto. Nessuna speranza per lei che è morta appena è arrivata l'ambulanza a causa delle ferite gravissime riportate. Il mezzo ha sfondato la ringhiera durante la retromarcia ed è precipitato sulla rampa che conduce ai box dove Agnese, appunto, aveva legato la bici. Un salto di 3-4 metri che invece ha lasciato indenne l'autista, un operaio edile egiziano di 36 anni che, ed è il dettaglio più inquietante, non ha nemmeno la patente. Il furgone di proprietà dell'impresa per cui l'operaio lavora impegnata nel condominio per una ristrutturazione. Si trattava di spostarlo qualche metro per caricare un mobile e l'hanno chiesto a lui nonostante tutto. Nel fare retromarcia, però, l'operaio non si è accorto del parapetto ed è finito di sotto. Un'amica di Agnese Scorzano che era con lei nel momento fatale è stata sfiorata e si è salvata per un pelo. La vittima era madre di tre gemelli di 7 anni. L'operaio alla guida del furgone, che secondo indiscrezioni avrebbe effettuato la manovra su richiesta del suo titolare, sarà ora indagato per omicidio colposo ma non per guida senza patente, poiché la tragedia è accaduta in un'area privata.
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