Cartelle cliniche truccate e fatture gonfiate per un giro di 85 milioni di euro. Per questo il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, è stato indagato dalla Procura della Repubblica di Roma. La notizia è stata riportata dal quotidiano "La Repubblica" che parla di 14 milioni di rimborsi non dovuti ma chiesti comunque alla Regione Lazio e di 71 milioni derivanti da un presunto "ingiusto vantaggio" conseguito dall'Ospedale Israelitico, di cui Mastrapasqua è direttore generale, dal 2011 al 2013. Al vaglio degli inquirenti c'è anche la cessione all'Inps di una parte di questo credito "non esigibile", servita a sanare i conti della struttura romana. In totale sono state contate 12.164 schede di dimissioni falsificate per ottenere rimborsi gonfiati. Lo scorso luglio arrivò anche sulla scrivania del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il rapporto dell'Agenzia di controllo della sanità sull'Israelitico di Roma che certificava un 94% di ricoveri incongrui ed inappropriati. Così il governatore firmò un decreto per bloccare il pagamento degli arretrati. Ora i documenti del Nas sono al vaglio della procura che ha già sentito, in tutta riservatezza, il presidente Mastrapasqua. "Nessun rilievo o interesse assumono nell'indagine il ruolo di presidente dell'Inps di Mastrapasqua né tantomeno quello di Direttore Generale dell'Ospedale Israelitico in quanto i fatti ipotizzati attengono a condotte che sarebbero state poste in essere da alcuni dirigenti sanitari e non afferiscono né all'Inps né all'Ospedale Israelitico". È quanto si legge in una dichiarazione dello stesso Mastrapasqua il quale "garantisce che ha sempre operato nel rispetto delle leggi e d’intesa con le istituzioni nazionali e regionali".
Fonte: La Stampa
Foto: Nanopress
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