L'Aquila, tangenti su ricostruzione post-sisma: quattro arresti - video

"Do ut des" il nome dell'operazione giudiziaria che ha portato ad otto avvisi di garanzia, 4 dei quali con arresti domiciliari, di imprenditori, funzionari attuali ed ex del Comune dell'Aquila. Numerose le perquisizioni eseguite dalla Squadra Mobile dell'Aquila, in collaborazione con gli agenti delle questure di Perugia e Teramo. Le persone coinvolte sono ritenute, a diverso titolo, responsabili dei reati di millantato credito, corruzione, falsità materiale e ideologica, appropriazione indebita. L'indagine ha fatto luce su un sistema di tangenti grazie al quale alcuni imprenditori ottenevano contratti connessi alla ricostruzione post terremoto del 2009. Gli imprenditori interessati elargivano mazzette, sia in denaro che sotto forma di moduli abitativi provvisori (Map) del valore di 40 mila euro l'uno, a funzionari pubblici per essere favoriti nell'aggiudicazione degli appalti relativi ai lavori di messa in sicurezza di edifici danneggiati dal sisma. L'indagine è iniziata nel 2012 ed è scaturita da alcuni accertamenti eseguiti durante una causa civile tra due società interessate ai lavori di ricostruzione post terremoto, in particolare per il puntellamento di palazzo Carli.  "Il reato più grave accertato - ha detto il capo della Squadra Mobile dell'Aquila Maurilio Grasso - è quello della corruzione, in cui imprenditori fornivano tangenti per potersi aggiudicare gli appalti post sisma".


Via: ASCA
Foto dal web

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