Un altro sequestro di beni ha colpito il patrimonio riconducibile ai familiari del numero uno di Cosa nostra Matteo Messina Denaro. La Direzione Investigativa Antimafia di Trapani ha sequestrato infatti un terreno, a Castelvetrano, intestato ad Anna Patrizia Messina
Denaro, sorella del boss latitante. Il sequestro ha colpito Vincenzo Panicola, cognato di Matteo Messina Denaro, accusato di avere curato e gestito la latitanza dei membri del mandamento di Castelvetrano attraverso il continuo scambio di messaggi tra i componenti dell'organizzazione. Il provvedimento, emesso dal Tribunale-Misure di Prevenzione di Trapani, è stato emesso a compensazione della somma di euro 30mila euro depositati sui conti correnti bancari riconducibili a Panicola di cui si è accertata la distrazione ad opera della moglie prima del sequestro dei rapporti bancari. Si tratta di un sequestro "per equivalente" (art. 25 Codice antimafia). La Dia ha infatti accertato che questi soldi erano stati distratti dalla moglie di Panicola e sorella di Messina Denaro, anche lei di recente arrestata per estorsione nell'ambito dell'operazione "Eden". Prima di finire in carcere Panicola, imprenditore di Castelvetrano, operava nei settori della manutenzione di impianti di produzione, installazione, distribuzione e utilizzo dell'energia elettrica; delle costruzioni edili e stradali; dei lavori di pulizia in genere.
Denaro, sorella del boss latitante. Il sequestro ha colpito Vincenzo Panicola, cognato di Matteo Messina Denaro, accusato di avere curato e gestito la latitanza dei membri del mandamento di Castelvetrano attraverso il continuo scambio di messaggi tra i componenti dell'organizzazione. Il provvedimento, emesso dal Tribunale-Misure di Prevenzione di Trapani, è stato emesso a compensazione della somma di euro 30mila euro depositati sui conti correnti bancari riconducibili a Panicola di cui si è accertata la distrazione ad opera della moglie prima del sequestro dei rapporti bancari. Si tratta di un sequestro "per equivalente" (art. 25 Codice antimafia). La Dia ha infatti accertato che questi soldi erano stati distratti dalla moglie di Panicola e sorella di Messina Denaro, anche lei di recente arrestata per estorsione nell'ambito dell'operazione "Eden". Prima di finire in carcere Panicola, imprenditore di Castelvetrano, operava nei settori della manutenzione di impianti di produzione, installazione, distribuzione e utilizzo dell'energia elettrica; delle costruzioni edili e stradali; dei lavori di pulizia in genere.
Fonte: TMNews
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