Domani lunedì la Corte suprema indiana esamina la petizione urgente depositata dal governo per chiedere che Salvatore Girone e Massimiliano Latorre possano rientrare in Italia in attesa del processo. L'udienza sarà probabilmente interlocutoria ma
permetterà agli avvocati dei due fucilieri, di insistere fortemente perché si accelerino i tempi. Lo scorso 13 gennaio l'inviato speciale in India ha presentato alla Corte suprema indiana "una petizione urgente, nella quale si sollecita la formulazione da parte indiana del capo d'imputazione, si esprime ferma opposizione all'eventuale ricorso alla legge sulla sicurezza marittima (Sua Act) e si chiede che i marò possano rientrare in Italia in attesa del processo". Nei giorni scorsi, il governo italiano ha chiesto espressamente che l'India "mantenga le promesse" riguardo al fatto che il caso non rientra tra quelli che prevedono la pena di morte. Se così non fosse, ha avvertito il ministro degli Esteri, Emma Bonino, "tutte le opzioni" sarebbero sul tavolo per la diplomazia italiana. "Il governo italiano ribadisce la propria ferma aspettativa che il governo indiano tenga fede alle assicurazioni fornite, coerenti con le indicazioni della Corte suprema''. Lo ha affermato Palazzo Chigi al termine del vertice interministeriale sul caso dei marò. Riunione, presieduta dal premier Letta, che si è tenuta Venerdì scorso e alla quale erano presenti i ministri degli Affari esteri Emma Bonino, della Difesa Mario Mauro, il sottosegretario Filippo Patroni Griffi e l'inviato speciale Staffan de Mistura. Domani la Bonino riporterà il caso sul tavolo dei 28 ministri degli Esteri dell'Unione Europea.
permetterà agli avvocati dei due fucilieri, di insistere fortemente perché si accelerino i tempi. Lo scorso 13 gennaio l'inviato speciale in India ha presentato alla Corte suprema indiana "una petizione urgente, nella quale si sollecita la formulazione da parte indiana del capo d'imputazione, si esprime ferma opposizione all'eventuale ricorso alla legge sulla sicurezza marittima (Sua Act) e si chiede che i marò possano rientrare in Italia in attesa del processo". Nei giorni scorsi, il governo italiano ha chiesto espressamente che l'India "mantenga le promesse" riguardo al fatto che il caso non rientra tra quelli che prevedono la pena di morte. Se così non fosse, ha avvertito il ministro degli Esteri, Emma Bonino, "tutte le opzioni" sarebbero sul tavolo per la diplomazia italiana. "Il governo italiano ribadisce la propria ferma aspettativa che il governo indiano tenga fede alle assicurazioni fornite, coerenti con le indicazioni della Corte suprema''. Lo ha affermato Palazzo Chigi al termine del vertice interministeriale sul caso dei marò. Riunione, presieduta dal premier Letta, che si è tenuta Venerdì scorso e alla quale erano presenti i ministri degli Affari esteri Emma Bonino, della Difesa Mario Mauro, il sottosegretario Filippo Patroni Griffi e l'inviato speciale Staffan de Mistura. Domani la Bonino riporterà il caso sul tavolo dei 28 ministri degli Esteri dell'Unione Europea.
Fonte: AGI
Via: Governo
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