Militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Taranto, su disposizione del Gip presso il locale Tribunale, hanno eseguito 21 ordinanze di custodia cautelare, delle quali 17 in carcere e 4 ai domiciliari, per il reato di usura. Le indagini sono scaturite a seguito di tre denunce rese nell'anno 2011 da un professionista tarantino il quale, trovandosi in uno stato di disagio economico, si era rivolto al 48enne tarantino B.E., dal quale aveva ricevuto denaro contante ad alti tassi di interesse per la restituzione. Solitamente il predetto B.E., per le movimentazioni di denaro, utilizzava una valigetta tipo "72 ore". La conseguente attività investigativa delle Fiamme Gialle ha consentito di acquisire elementi certi sull'attività usuraria di B.E. e di individuare, attraverso intercettazioni telefoniche anche nei confronti di un imprenditore tarantino anch'esso usurato dal medesimo B.E., altre 20 persone, in gran parte residenti nel capoluogo jonico. Attraverso attente attività di osservazione e pedinamento degli indagati si è giunti all'esatta identificazione di tutte le persone coinvolte e l'esame delle documentazioni bancarie ed extracontabili acquisite agli atti hanno consentito di ricostruire flussi finanziari di ingenti somme di denaro, quantificati in circa 3,5 milioni di euro. La Finanza ha anche accertato che gli interessi di natura usuraria applicati variavano da un tasso annuo del 70% ad uno del 270%.
Via: Guardia di Finanza
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