Musica troppo alta, giovane ucciso con un cacciavite a Roma - video

Un delitto di impeto per quelli che le cronache indicano in futili motivi e che nella sfortunata sequenza dei fatti hanno portato all'uccisione del 33enne Carlo Macro, alle 2 della scorsa notte, dopo una serata trascorsa con il fratello maggiore Francesco in un vicino locale del Gianicolo. I due hanno fermato l'automobile al bordo della strada: un tornante su cui si apre uno slargo occupato da questa vecchia roulotte, a poca distanza dall'ambasciata d'Irlanda presso la Santa Sede. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Trastevere, sembra che i fratelli avessero cercato un angolo nascosto da usare come bagno, lasciando l'autoradio ad alto volume. Dalla roulotte è allora uscito un clochard indiano di 57 anni: Joseph White Klifford. L'uomo avrebbe inveito contro i due fratelli, poi fra i tre sarebbe scaturita una violenta lite verbale, al culmine della quale l'indiano ha recuperato un lungo cacciavite utilizzato come chiavistello della porta della roulotte. Il clochard ha colpito una sola volta al torace Carlo Macro, perforandogli il polmone. Subito il fratello lo ha trasportato con la propria autovettura alla vicina guardia medica del Nuovo Regina Margherita. Da qui un'ambulanza ha tentato un'inutile ricovero al Fatebenefratelli, dove il 33enne, che lavorava in un albergo a Pescasseroli, è arrivato senza vita. I carabinieri hanno arrestato l'omicida (...)


Fonte: Rai Tv
Foto: Facebook

Nessun commento:

Posta un commento