centrale elettrica della cittadina ligure. Le ipotesi di reato sono disastro ambientale e omicidio colposo. I consulenti hanno mappato una "zona di ricaduta delle emissioni" ed hanno escluso come causa delle patologie il traffico automobilistico, altre aziende della zona e i fumi delle navi in porto. Il perimetro della mappa riguarda quasi tutta Savona, Vado, Quliano e Bergeggi e in parte Albisola e Varazze. Le consulenze della procura di Savona su Tirreno power sono "di parte" e non sono mai state sottoposte "a un contraddittorio". E' quanto afferma una nota dell'azienda secondo la quale "non si comprende quale sia stato il metodo di valutazione di esposizione agli inquinanti". "Tale mancanza di chiarezza è accompagnata dall'assenza della doverosa analisi di robustezza, di sensitività e quindi di affidabilità globale del metodo adottato. Anche per questo motivo non si può affermare in concreto alcun nesso di causalità", afferma. Nell'inchiesta risultano indagati per disastro ambientale Giovanni Gosio ex direttore generale, dimessosi alcune settimane fa, il direttore dello stabilimento Pasquale D'Elia ed una terza persona.
Fonte: TMNews
Via: ANSA
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