Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è intervenuto al Mausoleo Ardeatino alla cerimonia commemorativa del 70° anniversario dell'eccidio delle Fosse Ardeatine. Il Capo dello Stato, accompagnato dal Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha deposto una corona sulla lapide che ricorda i martiri dell'eccidio. Dopo il saluto di Rosina Stame, Presidente dell'Anfim, Aladino Lombardi, segretario generale dell'Anfim, ha letto i nomi delle vittime della strage: da Agnini Ferdinando a Zironi Augusto. Hanno fatto seguito la preghiera cattolica officiata dall'Ordinario Militare per l'Italia, Monsignor Santo Marcianò e la preghiera ebraica, officiata dal Rabbino Capo della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Di Segni. Al termine il Capo dello Stato ha reso omaggio alle vittime dell'eccidio all'interno del Sacrario. Alla cerimonia erano presenti il presidente del Senato, Pietro Grasso, la vicepresidente della Camera, Marina Sereni, il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il sindaco di Roma, Ignazio Marino. Giorgio Napolitano ha ricordato alle Fosse Ardeatine le radici fatte di sofferenza da cui è scaturito il al processo di integrazione europea e critica, all'indomani del voto francese, gli attacchi "superficiali" all'Unione. Sono, dice, posizioni "con cui non ci può giocare". "La pace non è un regalo o un dato scontato", inizia il suo ragionamento il Capo dello Stato dopo aver visitato il mausoleo in cui sono conservate le spoglie dei 335 martiri della strage nazifascista del 24 marzo 1944, "ma è una conquista che per l'Europa è dovuta precisamente a quella unità europea che oggi troppo superficialmente da varie parti si cerca di screditare e di attaccare". Oggi più che mai occorre "ricordare a tutti quello che abbiamo vissuto in Italia e in Europa. Non si può giocare con queste posizioni che tendono a screditare il nostro patrimonio di lotta per la liberta", ha concluso.
Fonte: Quirinale
Via: L'Unità
Foto: Quirinale
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