A Genova e in altri 15 piccoli Comuni limitrofi circa 650 mila persone sono senza gas per riscaldamento e acqua calda. A provocare lo stop parziale delle forniture, il cedimento del terreno su cui posava la tubatura principale del metanodotto a Orero, nell'entroterra del capoluogo ligure. Immediato l'intervento dei vigili del fuoco e della protezione civile che hanno vietato in tutte le abitazioni coinvolte l'utilizzo degli impianti di riscaldamento e dell'acqua calda, ma non del gas per cucinare. Chiusa al traffico la zona dove si è verificato il cedimento per evitare il pericolo di esplosioni dovute alla fuga di gas. Esclusi dalle misure gli ospedali. "Rischi per la sicurezza in questo momento non ci sono. Se si vuole avere un atteggiamento collaborativo, bisogna seguire le indicazioni di Comune e Prefettura: cioè evitare utilizzatori importanti di gas", ha dichiarato un addetto ai lavori di ripristino. Impossibile al momento stabilire quanto dureranno i lavori di riparazione del guasto anche se Genova reti gas, società che gestisce la distribuzione si è impegnata a ripristinare le forniture nel minor tempo possibile. Il guasto sul tubo del gasdotto Snam, per una frana nel comune di Serra Riccò ha interessato i comuni di Mele, San Olcese, Ceranesi, Serra Riccò, Bogliasco, Pieve, Bargagli, Torriglia, Tribogna, Moconesi, Avegno, Cicagna, Favale di Malvaro, Uscio, Lorsica, Neirone.
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