Ci sono versioni contrastanti sulla morte di Riccardo Magherini, deceduto per strada a Firenze a seguito di un malore dopo un tentato furto in una pizzeria. C'è la ricostruzione dei carabinieri intervenuti sul posto con due pattuglie e quella di alcuni testimoni che getta una luce scura proprio sul ruolo degli agenti. Magherini intorno all'una di notte si è presentato al titolare della pizzeria in San Frediano visibilmente agitato. "Mi vogliono sparare, devo chiamare la polizia" ha detto, strappando di mano il telefono dell'uomo che tentava di calmarlo. Poi la corsa in strada, ha fermato un'auto guidata da una ragazza, ha percorso pochi metri ed è sceso proseguendo a piedi la sua fuga, forse in preda ad un violento attacco di panico. A quel punto l'intervento dei carabinieri. Una prima pattuglia che non è riuscita a fermarlo e poi una seconda. Qui le versioni dell'Arma e dei testimoni divergono. Secondo i carabinieri l'uomo aveva passato la serata insieme a un gruppo di amici in un ristorante della zona. Una volta rimasto da solo qualcosa d'imprevedibile è scattato nella sua testa e gli ha fatto perdere il controllo, forse un attacco di panico, forse una crisi dovuta all'assunzione di farmaci antidepressivi. I primi due carabinieri si sarebbero fatti avanti con le mani alzate nel tentativo di tranquillizzarlo, ma Riccardo avrebbe reagito con urla e spintoni. Sono arrivati allora i rinforzi [...]
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