A Comiso, nel ragusano, la polizia ha portato a termine 22 arresti sgominando un'organizzazione di mafiosi e albanesi soci in un traffico di droga importata dall'Albania e spacciata in tutta la provincia di Ragusa. L'operazione, denominata "Agnellino" perché molti degli indagati albanesi sono pastori che nelle loro conversazioni, intercettate dagli investigatori, si riferivano a un chilo di droga come ad "un agnello", ha visto impegnati oltre 180 agenti. Le indagini, iniziate nel giugno 2011, hanno consentito, attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali e servizi di video ripresa, di ricostruire l'organigramma dell'organizzazione, composta non solo da uomini ma anche da due donne, mogli di due degli indagati. Dall'indagine, coordinata dalla Dda di Catania, è emerso che ai vertici del gruppo c'erano esponenti della cosca mafiosa Dominante-Carbonaro di Vittoria e alcuni cittadini albanesi. Le indagini hanno anche fatto emergere singolari espedienti per superare i controlli della Polizia durante l'importazione di stupefacente: in alcuni casi, le partite di droga venivano nascoste all'interno di auto appositamente danneggiate per trasportarle con carri attrezzi. Il giro d'affari era di centinaia di migliaia di euro al mese. All'operazione hanno partecipato anche le squadre cinofili di Catania e Palermo ed un elicottero in servizio nel capoluogo siciliano.
Fonte: Polizia di Stato
Via: Adnkronos
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