Gli uomini della Guardia di Finanza di Reggio calabria e dell'Agenzia delle Dogane di Gioia Tauro, hanno individuato e sequestrato nello scalo marittimo ben 215 chili di cocaina purissima. La droga è stata rinvenuta all'interno di alcuni borsoni nascosti all'interno di un
container che trasportava banane, proveniente dall'Equador e giunto nel porto calabrese. L'operazione è stata eseguita attraverso una serie di incroci documentali e successivi controlli di container sospetti, anche a mezzo di sofisticate apparecchiature scanner. Se venduta al dettaglio la cocaina sequestrata avrebbe fruttato circa 43 milioni di euro. Il porto di Gioia Tauro si conferma, così, ancora una volta sbocco cruciale del narcotraffico (cocaina nello specifico), in particolare come dimostrato dalla recente operazione "New Bridge". L'indagine, che ha svelato un'organizzazione criminosa dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, è stata caratterizzata dalla sinergia tra Autorità Giudiziarie e Investigative Italiane e Statunitensi, nella specie del U.S. Department of Justicee e Fbi, e si è sviluppata, sin dall'inizio, in un costante scambio informativo e di proficua collaborazione mediante attività rogatoriali tempestivamente poste in esecuzione grazie al prezioso apporto dell'Ufficio del Magistrato di Collegamento presso l'Ambasciata degli Stati Uniti a Roma.
container che trasportava banane, proveniente dall'Equador e giunto nel porto calabrese. L'operazione è stata eseguita attraverso una serie di incroci documentali e successivi controlli di container sospetti, anche a mezzo di sofisticate apparecchiature scanner. Se venduta al dettaglio la cocaina sequestrata avrebbe fruttato circa 43 milioni di euro. Il porto di Gioia Tauro si conferma, così, ancora una volta sbocco cruciale del narcotraffico (cocaina nello specifico), in particolare come dimostrato dalla recente operazione "New Bridge". L'indagine, che ha svelato un'organizzazione criminosa dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, è stata caratterizzata dalla sinergia tra Autorità Giudiziarie e Investigative Italiane e Statunitensi, nella specie del U.S. Department of Justicee e Fbi, e si è sviluppata, sin dall'inizio, in un costante scambio informativo e di proficua collaborazione mediante attività rogatoriali tempestivamente poste in esecuzione grazie al prezioso apporto dell'Ufficio del Magistrato di Collegamento presso l'Ambasciata degli Stati Uniti a Roma.
Fonte: ASCA
Via: Strill
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