Morto Ciro Esposito, famiglia del tifoso del Napoli: no violenza - video

Nessuna violenza nel nome di Ciro. Nel momento del dolore la famiglia del tifoso del Napoli morto a 50 giorni dal suo ferimento nel pre partita della finale di Coppa Italia ha voluto lanciare per prima cosa un appello. "Invitiamo a mantenere la calma - ha
detto lo zio Vincenzo Esposito - non vogliamo altra violenza, ma solo rispetto per Ciro". Il ragazzo rimase ferito da colpi di pistola il 3 maggio scorso durante degli scontri fuori dall'Olimpico a Roma prima di Napoli-Fiorentina. Ricoverato al Policlinico Gemelli ha subito diversi interventi che non sono bastati per salvargli la vita. Troppo gravi le ferite procurate dai proiettili sparati secondo le accuse dall'ultrà della Roma Daniele De Santis, ricoverato in ospedale per fratture multiple dopo la rissa di quel giorno. Solo l'inchiesta in corso chiarirà del tutto dinamica e responsabilità dell'episodio di violenza. Ieri, martedì 24 giugno, le condizioni del ragazzo si erano aggravate. "Dopo 50 giorni di rianimazione intensa e protratta Ciro Esposito è deceduto per insufficienza multiorganica - comunica il professor Massimo Antonelli, direttore del Centro di Rianimazione del Policlinico A. Gemelli - non rispondente alle terapie mediche e di supporto alle funzioni vitali". Il professor Antonelli a nome di tutto il personale del reparto esprime "il profondo cordoglio e la vicinanza ai genitori di Ciro in questo momento di intenso dolore per la perdita del proprio figlio".


Fonte: TMNews
Via: Adnkronos

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