E' di nuovo un test del Dna a dare un'ulteriore svolta al caso di Yara Gambirasio. Quello prelevato a Giovanni Bossetti, padre legittimo di Giuseppe, l'uomo accusato di aver
ucciso la giovane ginnasta di Brembate, non è compatibile con la paternità naturale. Non è lui quindi il padre biologico di Giuseppe Bossetti come invece aveva sempre sostenuto la madre. Un rilievo importante chiesto dal Gip che domani, durante l'udienza di convalida, dovrà decidere la sorte di Massimo Giuseppe Bossetti e lo farà sulla base degli elementi raccolti fino ad oggi. L'indagato infatti, anche oggi durante l'ultimo incontro con il Pm Letizia Ruggeri ha mantenuto la medesima linea difensiva e si è di nuovo avvalso della facoltà di non rispondere. Ha risposto invece agli inquirenti la moglie di Bossetti che non ha fornito al marito un'alibi per la sera di tre anni e mezzo fa, quella sera in cui Yara sparì, si è trincerata però dietro a molti "non ricordo". Nel provvedimento di fermo si contesterebbe anche il fatto che il cellulare di Bossetti è risultato tra quelli che avevano impegnato la cella della zona dove è stato trovato il cadavere, nell'ora in cui sarebbe avvenuto l'omicidio. Inoltre Bossetti, sarebbe il nipote biologico, perché figlio illegittimo, della donna di servizio della famiglia Gambirasio. Non si esclude, dunque, che l'uomo conoscesse la tredicenne. La madre di Massimo Giuseppe Bossetti, inoltre, fu sottoposta al test del dna alcuni mesi fa.
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