Gli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Catania hanno eseguito un decreto di sequestro di beni dal valore di 3 milioni di euro, nei confronti di Antonino Sciacca, 63enne condannato per associazione mafiosa. Il decreto, emesso dalla Sezione Misure di
prevenzione del Tribunale di Catania su proposta del direttore della Dia, riguarda un'impresa di frantumazione di pietre, quattro immobili, una decina di automezzi e diversi rapporti bancari. Il 63enne è ritenuto inserito nel clan attivo a Bronte e nel comprensorio, che fa capo a Francesco Montagno Bozzone e Salvatore Catania, considerati affiliati alla cosca Santapaola-Ercolano. Nell'ambito dell'operazione denominata "Tunnel", condotta dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, furono arrestate 23 persone, tutte di Bronte, Maniace e Cesarò e accusate di appartenere ad associazione mafiosa, finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti (omicidi, tentati omicidi, estorsioni, lesioni, minacce, danneggiamenti, incendi, furti) e all'acquisizione in modo diretto e indiretto della gestione e controllo delle attività economiche presenti sul territorio. Il patrimonio sequestrato comprende un'impresa esercente l'attività di frantumazione di pietre, rapporti bancari, quattro immobili e una decina di automezzi, per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro.
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