Nell'ambito delle attività di contrasto alla criminalità diffusa nella Capitale, la Squadra Mobile ha da tempo avviato una mirata attività di indagine, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, nei confronti di alcuni soggetti di etnia sudamericana che,
particolarmente determinati e organizzati in vere e proprie "batterie", commettevano numerosi reati contro il patrimonio prevalentemente ai danni di anziani e pensionati. Il minuzioso lavoro di intelligence, effettuato tramite l'analisi delle richieste pervenute al 113 della Questura di Roma e lo studio del modus operandi utilizzato in più eventi delittuosi - alcuni dei quali portati a segno anche con modalità cruente - ha fatto focalizzare ulteriormente l'attenzione della Squadra Mobile sul fenomeno criminale che colpisce quasi esclusivamente donne anziane e pensionati. Si è osservato, inoltre, che alcuni di essi utilizzavano come punti d'incontro diversi "ristoranti etnici" dislocati in vari luoghi della Capitale, ove probabilmente si incontravano per pianificare le loro attività, scelta sicuramente non casuale, al fine di celare la loro localizzazione (confondendosi con i connazionali incensurati) ed evitare l'eventuale intromissione di soggetti non appartenenti ai loro paesi d'origine. Hanno fatto il resto l'utilizzo di documenti d'identità contraffatti con cittadinanze cubane, messicane o guatemalteche, al fine di eludere eventuali verifiche delle Forze dell'Ordine e il ricorso ad autovetture a noleggio, circostanze che hanno permesso di rendere ancora più difficoltosa l'attività di contrasto della Squadra Mobile e più pericolosa la loro azione sul territorio. Sono tutt'ora in corso le attività di riscontro del copioso materiale sequestrato ai predetti cittadini sudamericani al fine di individuare le restanti vittime e di restituire gli effetti personali agli aventi diritto.
Via: Polizia di Stato
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