Al sesto giorno di bombardamenti israeliani su Gaza si contano oltre 160 vittime palestinesi, più di mille i feriti. Ma le condizioni sanitarie sono critiche nella Striscia dove c'è bisogno di tutto e si moltiplicano gli appelli delle organizzazioni internazionali per l'invio di
sangue per soccorrere i feriti più gravi. Nella notte si è svolta contro un sito di lancio di missili di Hamas, nel nord della Striscia di Gaza, la prima operazione di terra dall'inizio dell'offensiva israeliana. Quattro soldati che hanno partecipato alla missione dalla parte israeliana sono rimasti feriti, lo riferiscono fonti giornalistiche. In migliaia hanno lasciato la zona settentrionale della Striscia di Gaza per mettersi al riparo dopo che dall'esercito israeliano è giunto l'invito a mettersi in salvo, in vista del nuovo intervento militare. Il raid aereo compiuto nella notte ha preso di mira il comando della polizia di Hamas e la sede d'una banca islamica a Gaza City. In sei giorni Tel Aviv ha condotto oltre 1200 attacchi aerei con l'obiettivo di sitruggere la capacità di Hamas di sparare razzi in territorio Israeliano. In tutto sarebbero circa 700 i lanci partiti dalla Striscia, 130 dei quali sarebbero stati intercettati dal sofisticato sistema di difesa "Iron Dome". Secondo i dati forniti da militari, la Cupola ha intercettato finora 147 razzi. Gran parte degli Iron Dome sono stati schierati dall'esercito in punti strategici.
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