Le milizie jihadiste dello Stato Islamico, responsabili della decapitazione del giornalista americano James Foley, hanno di recente sequestrato secondo il Guardian quattro persone, tra cui due cittadine italiane, nella zona di Aleppo in
Siria. Il quotidiano britannico non specifica se le due italiane in questione siano Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, le due volontarie delle quali la Farnesina ha confermato a inizio agosto l'irreperibilità. Le due ragazze sono state date per scomparse nella città del nord della Siria lo scorso sei agosto. Oltre a loro - prosegue il Guardian - sono stati rapiti un cittadino danese e uno giapponese, portando a più di venti il totale degli stranieri in mano allo Stato Islamico. Si tratta di giornalisti, fotografi od operatori umanitari prelevati vicino Aleppo o Idlib, che successivamente sono stati trasferiti a Raqqa, "roccaforte" dello Stato Islamico nel nord della Siria. Quello dei rapimenti si è rivelato un business piuttosto remunerativo per i fondamentalisti islamici. Negli scorsi sei mesi almeno dieci ostaggi sono stati rilasciati dopo estenuanti negoziati con i rapitori, che chiedevano riscatti. Le due giovani volontarie italiane rapite in Siria a luglio non sono nelle mani dei miliziani dello Stato islamico. A smentire la notizia diffuse dal quotidiano britannico Guardian sulla sorte di Vanessa Marzullo e Greta Ramelli è stato il sottosegretario agli Esteri Mario Giro.
Siria. Il quotidiano britannico non specifica se le due italiane in questione siano Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, le due volontarie delle quali la Farnesina ha confermato a inizio agosto l'irreperibilità. Le due ragazze sono state date per scomparse nella città del nord della Siria lo scorso sei agosto. Oltre a loro - prosegue il Guardian - sono stati rapiti un cittadino danese e uno giapponese, portando a più di venti il totale degli stranieri in mano allo Stato Islamico. Si tratta di giornalisti, fotografi od operatori umanitari prelevati vicino Aleppo o Idlib, che successivamente sono stati trasferiti a Raqqa, "roccaforte" dello Stato Islamico nel nord della Siria. Quello dei rapimenti si è rivelato un business piuttosto remunerativo per i fondamentalisti islamici. Negli scorsi sei mesi almeno dieci ostaggi sono stati rilasciati dopo estenuanti negoziati con i rapitori, che chiedevano riscatti. Le due giovani volontarie italiane rapite in Siria a luglio non sono nelle mani dei miliziani dello Stato islamico. A smentire la notizia diffuse dal quotidiano britannico Guardian sulla sorte di Vanessa Marzullo e Greta Ramelli è stato il sottosegretario agli Esteri Mario Giro.
Fonte: TMNews
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