All'indomani del primo caso di contagio di Ebola in Europa, un nigeriano di 49 anni è stato ricoverato ieri nel reparto di malattie infettive dell'Istituto Spallanzani. Lo riporta l'odierna edizione del quotidiano online Il Messaggero. L'uomo, che avrebbe avuto contatti
all'estero con un individuo ammalato, ha la febbre alta e i medici lo stanno sottoponendo a delle analisi. Lo stesso nosocomio si stava attrezzando nei giorni scorsi, contro l'eventuale emergenza. Nessun caso di Ebola in Italia, il paziente nigeriano sospetto ricoverato ieri è affetto da malaria. Lo rende noto la Direzione Sanitaria dello Spallanzani di Roma che precisa: "Il paziente nigeriano si è recato recentemente in Nigeria, non soggiornando in nessuna delle località interessate dal recente focolaio di malattia da virus Ebola in quel Paese. È rientrato in Italia il 2 ottobre con volo con scalo ad Addis Abeba, e già durante il volo ha cominciato a manifestare sintomatologia febbrile. Tale sintomatologia è aumentata nei giorni successivi, per cui ieri, 7 ottobre, si è recato al Dea dell'Ospedale S. Giovanni, da dove si e deciso il trasferimento all'Inmi, ma non come sospetto di Ebola, non presentando il paziente il criterio epidemiologico. Nella stessa giornata all'Inmi è stata subito fatta la diagnosi di malaria da Plasmodium falciparum, ed è stata iniziata la terapia antimalarica. Questa mattina il paziente era senza febbre, vigile e le sue condizioni generali sono migliorate". Intanto, tutta la Spagna è sotto choc. Al momento, sono qiattro le persone ricoverate all'ospedale madrileno Carlo III-La Paz: oltre all'infermiera ausiliaria di 44 anni, con una diagnosi conclamata, sono sotto osservazione il marito dell'infermiera, un'altra infermiera che faceva parte del gruppo di sanitari che ha assistito i due missionari deceduti e un turista di origini nigeriane proveniente dall'Africa. [aggiornato]
Via: TMNews
Via: TMNews
Nessun commento:
Posta un commento