Giornata di tensione a Napoli per il vertice della Banca centrale europea. Mentre alla Reggia di Capodimonte sono riuniti i banchieri centrali per varare un piano di due anni per favorire credito e investimenti, per le strade della città avanza la manifestazione che
protesta contro le politiche di austerità della Bce. I momenti di maggiore tensione si verificano a poca distanza, a fianco del bosco di Capodimonte, dove inizia la zona off limits: qui il corteo viene diviso. Un gruppo di manifestanti con il volto coperto da caschi, cappellini e sciarpe, affronta le forze dell'ordine mentre la parte pacifica del corteo dei "Block Bce" prosegue. Inizia un lancio di bottiglie, petardi, pietre, oggetti e lacrimogeni, le forze dell'ordine rispondono con gli idranti. A un certo punto inizia a piovere forte e la tensione si smorza: la polizia rientra e il corteo, composto da oltre tremila persone, si ricompone, riprendendo la marcia verso il centro della città. "Siamo studenti costretti a studiare in scuole che cadono a pezzi, universitari costretti a lavorare a nero e sottopagati per mantenersi agli studi. Siamo disoccupati, quelli che non hanno un reddito. Siamo lavoratori che stanno perdendo le ultime garanzie". Così gli organizzatori del corteo contro il vertice della Bce a Napoli, hanno spiegato le ragioni della protesta aggiungendo: "Ci hanno fatto credere che la crisi è uguale per tutti ma non è così".
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