Sebastiano Brunno, 56 anni, boss di Cosa Nostra, superlatitante dal 2009, ricercato per omicidio, è stato arrestato ieri mattina dagli investigatori della Polizia di Stato nell'isola di Malta. Brunno, a capo della cosca Nardo, deve scontare la condanna all'ergastolo, è stato tra i
protagonisti nella prima metà degli anni Novanta di una sanguinosa faida di mafia. Brunno detto "Neddu 'a crapa", inserito nell'elenco dei latitanti pericolosi e considerato l'attuale "reggente" della cosca Nardo, egemone della cosa nostra nell'entroterra della Sicilia orientale, legata al gruppo Santapaola, deve scontare una pena definitiva all'ergastolo per i reati di associazione di tipo mafioso ed omicidio. L'operazione condotta dal Servizio centrale operativo (Sco) e dalle Squadre mobili di Catania e Siracusa, è stata coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania e, per i profili internazionali, si è avvalsa della collaborazione del Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia. Anche grazie all'aiuto della Polizia maltese gli investigatori sono riusciti a individuare l'abitazione dell'uomo in località San Pawl Il Bahar e lo hanno arrestato. Brunno è stato fermato per la strada e ha consegnato alla Polizia un documento intestato ad un uomo palermitano di 49 anni. La cosca Nardo, legata al clan Santapaola di Catania, ha esteso la sua egemonia nell'entroterra della Sicilia orientale.
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