I Finanzieri del Gruppo di Fiumicino hanno eseguito 5 misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta dei magistrati della Dda partenopea, nei confronti di altrettanti appartenenti clan camorristico Mazzarella. Tutte le persone colpite da cattura avevano ruoli
e compiti di primissimo piano, e, più volte, avevano preso parte ai vari gruppi di fuoco organizzati per affermare il violento e totale controllo del territorio: i quartieri della Maddalena, Mercato, Case Nuove e Soprammuro. Le azioni avevano come obiettivo prioritario quello di rimpinguare le "casse criminali" con sempre maggiore liquidità. Le indagini hanno fatto emergere l'esistenza di condotte estorsive in danno anche dei rivenditori di cd e dvd pirata e di merce contraffatta, nonché la predilezione degli arrestati per il traffico di stupefacenti e di armi. Le attività investigative, corroborate dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, hanno riguardato in particolare 5 giovani e violenti che, dal 2006 in avanti, avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di omertà che deriva dall'appartenenza al clan, hanno estorto, con minacce e rappresaglie, ai commercianti della zona, una vera e propria percentuale sui profitti d'impresa, quasi una "Ires di camorra". In alcuni casi, gli emissari hanno imposto un "pizzo" mensile di 2.500 euro.
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