piemontesi, si è conclusa "l'operazione Mercurio". L'indagine, condotta dalla Squadra mobile di Vercelli e coordinata dal Pm della Procura di Vercelli, è iniziata dopo il furto avvenuto il 12 febbraio in casa di due anziani coniugi di Greggio (Vc). In quell'occasione i malviventi si erano finti tecnici dell'acquedotto che stavano eseguendo accertamenti a causa della presenza di mercurionelle condutture dell'acqua. Dopo essere riusciti a entrare in casa, i malviventi hanno millantato una pericolosa contaminazione dell'acqua che avrebbe potuto far incendiare tutti gli oggetti d'oro nelle vicinanze, consigliando agli anziani di raccogliere i preziosi in una busta insieme al denaro. Le ingenue vittime hanno seguito il consiglio e subito dopo i criminali hanno afferrato il bottino, circa 20mila euro in oggetti preziosi e 36mila euro in contanti, fuggendo a bordo di un'auto con targhe false. Per arrivare ai responsabili del furto, gli investigatori hanno avviato un'indagine fatta di intercettazioni telefoniche, analisi dei tabulati e delle celle telefoniche della zona, studio delle foto segnaletiche. I risultati investigativi hanno permesso di attribuire agli arrestati anche altri reati avvenuti nella zona con modalità simili. In alcuni di questi i criminali non hanno esitato ad usare violenza sulle vittime. Durante le perquisizioni effettuate nelle case degli indagati, gli agenti della Mobile hanno trovato radioline portatili, cappellini, parrucche, un ciclomotore con targa falsa e una boccetta con spray urticante. Al termine dell'operazione gli investigatori hanno stimato in circa 232mila euro il valore della refurtiva rubata dalla banda durante 3 rapine e 6 furti.
Via: Polizia di Stato
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