Imponente blitz antimafia nei confronti del clan del boss Matteo Messina Denaro. L'operazione è stata condotto dai Carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Trapani. Gli investigatori hanno eseguito 16 ordini di custodia cautelare in carcere, emessi dal Gip di
Palermo su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Palermo. Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, rapina pluriaggravata, sequestro di persona ed altri reati aggravati dalle finalità mafiose. Le indagini hanno confermato il ruolo di vertice di Messina Denaro nella provincia di Trapani per il controllo di interessi illeciti molto diversificati, e i suoi legami con le cosche di Palermo, specie con il mandamento di Brancaccio storicamente guidato dai fratelli Giuseppe e Filippo Graviano, per la gestione di progetti criminali comuni, e realizzato un traffico di sostanze stupefacenti dall’Albania avviando contati diretti con esponenti dei cartelli colombiani per l'organizzazione di un’importazione di cocaina dal Sud America. E' finito in manette anche Girolamo Bellomo, 37 anni, uomo d'affari e marito dell'avvocato penalista Lorenza Guttadauro, nipote di Matteo Messina Denaro. Secondo i carabinieri del Ros sarebbe stato Bellomo a curare gli interessi del boss in questi ultimi anni. Bellomo è stato arrestato nella sua residenza di via Benedetto Marcello.
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