I Carabinieri della Compagnia Torino Mirafiori hanno eseguito un decreto di perquisizione per blocchi di edifici emesso dalla Procura della Repubblica di Torino per la ricerca di armi e refurtiva all'interno del campo nomadi "Sinti" di Torino. Nel corso
dell'attività sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro armi, scanner, gioielli, camper, moto e targhe false. Un dispiegamento di 160 militari ha fatto irruzione presso il campo perlustrando a tappeto l'intero appezzamento. In totale sono state 115 le persone perquisite su 140 abitanti del campo: si tratta delle maggiori famiglie sinte piemontesi, già conosciute alle forze dell'ordine per numerosi precedenti criminali. Molti dei beni preziosi sono stati rinvenuti - monete antiche, contanti e gioielli - all'interno delle abitazioni, mentre le armi e gli scanner erano nascosti sotto i tombini o all'interno dei canali di scolo e delle fogne. Gli scanner venivano utilizzati prettamente per le comunicazioni sensibili all'interno del campo e per intercettare le frequenze emesse dalle radio delle forze dell'ordine. Trovati anche 20 mila euro in contanti. Nel corso del blitz sono stati utilizzati anche metal detector. La refurtiva sarà in esposizione nei prossimi giorni presso la caserma di via Plava 79. L'attività investigativa fa parte di una serie di accertamenti per combattere il fenomeno delle truffe agli anziani.
dell'attività sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro armi, scanner, gioielli, camper, moto e targhe false. Un dispiegamento di 160 militari ha fatto irruzione presso il campo perlustrando a tappeto l'intero appezzamento. In totale sono state 115 le persone perquisite su 140 abitanti del campo: si tratta delle maggiori famiglie sinte piemontesi, già conosciute alle forze dell'ordine per numerosi precedenti criminali. Molti dei beni preziosi sono stati rinvenuti - monete antiche, contanti e gioielli - all'interno delle abitazioni, mentre le armi e gli scanner erano nascosti sotto i tombini o all'interno dei canali di scolo e delle fogne. Gli scanner venivano utilizzati prettamente per le comunicazioni sensibili all'interno del campo e per intercettare le frequenze emesse dalle radio delle forze dell'ordine. Trovati anche 20 mila euro in contanti. Nel corso del blitz sono stati utilizzati anche metal detector. La refurtiva sarà in esposizione nei prossimi giorni presso la caserma di via Plava 79. L'attività investigativa fa parte di una serie di accertamenti per combattere il fenomeno delle truffe agli anziani.
Fonte: La Repubblica
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