Nei giorni scorsi scorsi, gli agenti del commissariato Prè di Genova hanno identificato e arrestato sei spacciatori. Questi si aggiungono ai 14 già catturati nel corso di un'indagine che ha avuto inizio nel maggio 2013, dopo che due nordafricani, provenienti dalla Spagna e fermati in
Piemonte, sono stati trovati in possesso di ovuli di cocaina, ingeriti per sfuggire ai controlli. Lo spaccio avveniva principalmente nel centro storico del capoluogo ligure, soprattutto nell'ambito degli istituti scolastici professionali. Tra gli arrestati, tutti molto giovani, ci sono 2 italiani, 7 cittadini albanesi, 9 magrebini, un romeno e un sud americano. I fornitori della droga non consideravano molto affidabili gli appartenenti al gruppo criminale, sia per la loro giovane età che per i numerosi pagamenti insoluti. Per questo motivo la banda era costretta a cambiare spesso canali di approvvigionamento. Per conquistare la fiducia dei "grossisti", i giovani spacciatori si affidavano alla raccomandazione del fratello di uno di loro, criminale di caratura detenuto in Francia e vero promotore del sodalizio, che dal carcere, comunicava con i venditori garantendo il pagamento delle future forniture. Sono stati sequestrati oltre 8 chili tra eroina, cocaina, marijuana e hashish. Grazie ai mezzi dei Vigili del fuoco gli agenti hanno raggiunto l'abitazione da cui gli arrestati hanno tentato la fuga calandosi dal balcone.
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