usura, estorsione, rapina e lesioni gravissime, commessi ai danni di un imprenditore romano. L'uomo aveva denunciato ai Carabinieri che mentre si trovava in un bar, era stato prelevato da persone a lui sconosciute, che lo avevano caricato su un'autovettura e condotto in un appartamento poco distante. L'uomo era stato trattenuto per ore, malmenato e seviziato con un coltello, fino a procurandogli ferite da taglio sul cuoio capelluto al fine di indurlo a consegnare 200mila euro. Infine, rapinato dell'orologio e dei soldi che aveva con sè, rilasciato in stato confusionale in strada e ricoverato in ospedale per le ferite riportate. I Carabinieri hanno ricostruito che il sequestro era stato organizzato al fine di attuare un recupero crediti per conto terzi, inducendo in tal modo, con violenza e minacce, l'uomo a restituire i soldi pretesi a seguito di un prestito usurario e di un affare finito male. Arrestati anche i tre mandanti della spedizione punitiva, tra cui una donna 31enne romana, nel cui appartamento è avvenuto il pestaggio ad opera di cinque pregiudicati, assoldati e usati come picchiatori.
L'ordine pubblico è inteso come garanzia di pace e tranquillità. In tal senso assume un valore di sicurezza collettiva.
Usura: rapiscono e seviziano imprenditore, 8 arresti a Roma - video
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