I Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari hanno eseguito 18 arresti in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Bari su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia a carico di una
pericolosa organizzazione criminale, capeggiata da un 32enne andriese, capace di gestire autonomamente il mercato della droga, principalmente nei comuni di Andria e Bisceglie, forte anche di un arsenale di armi da guerra, usate per imporre il dominio sul territorio e spaventare eventuali concorrenti sul mercato. Stando alle indagini, il clan era organizzato in stile mafioso, con riti di affiliazione, gerarchia, incarichi precisi e paghe settimanali per i "soldati". Veniva trattato ogni genere di stupefacente, in particolare cocaina, eroina e hashish per un volume d'affari di decine di migliaia di euro. Gli spacciatori cedevano droga anche a minorenni. Parole in codice per sviare le intercettazioni: le dosi diventavano "bambini" da portare al parco. Coloro che non si piegavano alla regole del mercato della droga locale, subivano assalti e venivano depredati. In una circostanza, infatti, è stato rapinato, kalashnikov alla mano, persino un corriere della droga concorrente che, senza autorizzazione della banda, stava portando 1 chilogrammo di cocaina da spacciare sulla piazza di Bisceglie.
pericolosa organizzazione criminale, capeggiata da un 32enne andriese, capace di gestire autonomamente il mercato della droga, principalmente nei comuni di Andria e Bisceglie, forte anche di un arsenale di armi da guerra, usate per imporre il dominio sul territorio e spaventare eventuali concorrenti sul mercato. Stando alle indagini, il clan era organizzato in stile mafioso, con riti di affiliazione, gerarchia, incarichi precisi e paghe settimanali per i "soldati". Veniva trattato ogni genere di stupefacente, in particolare cocaina, eroina e hashish per un volume d'affari di decine di migliaia di euro. Gli spacciatori cedevano droga anche a minorenni. Parole in codice per sviare le intercettazioni: le dosi diventavano "bambini" da portare al parco. Coloro che non si piegavano alla regole del mercato della droga locale, subivano assalti e venivano depredati. In una circostanza, infatti, è stato rapinato, kalashnikov alla mano, persino un corriere della droga concorrente che, senza autorizzazione della banda, stava portando 1 chilogrammo di cocaina da spacciare sulla piazza di Bisceglie.
Nessun commento:
Posta un commento