La Guardia Costiera di Trapani ha sequestrato 21 tonnellate di derrate alimentari, in prevalenza prodotti ittici, scadute o conservate senza il rispetto delle norme. Il valore della merce ammonta a circa 250 mila euro. I militari hanno accertato che le derrate
erano prive di tracciabilità e hanno inflitto sanzioni per complessivi 30 mila euro. L'operazione, condotta assieme a personale sanitario, prende il nome di "Phoenix 3" ed è la tranche locale di un servizio svolto su tutto il territorio nazionale. I controlli del Nucleo isspettivo pesca della Guardia Costiera hanno riguardato note aziende della grande distribuzione con sede fra Trapani ed Erice. In particolare, in due settimane, i militari hanno ispezionato tre aziende operanti nel settore all'ingrosso di alimenti, rinvenendo generi alimentari (di origine animale e vegetale) privi di tracciabilità, in scarse condizioni igieniche-sanitarie e poste in vendita oltre il termine massimo di conservazione (alcuni addirittura riportavano la data del 2008). Nel corso delle verifiche effettuale, i militari hanno contestato sanzioni per un importo complessivo di circa 30 mila euro per la violazione di fondamentali normative igienico-sanitarie e inadempienze circa la notifica all'Autorità Sanitaria della Dichiarazione di Inizio Attività. Le indagini proseguono per accertare responsabilità anche a carico di rappresentanti delle aziende.
erano prive di tracciabilità e hanno inflitto sanzioni per complessivi 30 mila euro. L'operazione, condotta assieme a personale sanitario, prende il nome di "Phoenix 3" ed è la tranche locale di un servizio svolto su tutto il territorio nazionale. I controlli del Nucleo isspettivo pesca della Guardia Costiera hanno riguardato note aziende della grande distribuzione con sede fra Trapani ed Erice. In particolare, in due settimane, i militari hanno ispezionato tre aziende operanti nel settore all'ingrosso di alimenti, rinvenendo generi alimentari (di origine animale e vegetale) privi di tracciabilità, in scarse condizioni igieniche-sanitarie e poste in vendita oltre il termine massimo di conservazione (alcuni addirittura riportavano la data del 2008). Nel corso delle verifiche effettuale, i militari hanno contestato sanzioni per un importo complessivo di circa 30 mila euro per la violazione di fondamentali normative igienico-sanitarie e inadempienze circa la notifica all'Autorità Sanitaria della Dichiarazione di Inizio Attività. Le indagini proseguono per accertare responsabilità anche a carico di rappresentanti delle aziende.
Nessun commento:
Posta un commento